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Come innestare un limone
Tecnica e periodo migliore per farlo

Saba Agriservice Gest S.r.l.

Innestare un limone è un'operazione che permette di ottenere piante più resistenti e produttive, sfruttando le caratteristiche di due varietà diverse.
Molto brevemente, si tratta di unire una parte della pianta che si vuole moltiplicare – marza – a una pianta già radicata – portainnesto – in modo che le due si saldino e crescano insieme.
In questo articolo approfondiremo bene la cosa e vi spiegheremo come innestare un limone, quali sono le tecniche più adatte e il periodo migliore per farlo.

pianta limone


Perché innestare un limone
Il limone è un agrume originario dell'Asia, che richiede un clima caldo e umido per crescere bene. In Italia, le zone più adatte alla sua coltivazione sono quelle costiere del Sud e delle isole, dove il gelo è raro e la temperatura raramente scende sotto i 5°C. Tuttavia, esistono alcune varietà di limone che si adattano meglio a climi più freddi e secchi, come il limone meyer o il limone quattro stagioni. Queste varietà possono essere innestate su portainnesti più rustici e resistenti al freddo, come il mandarino o il pompelmo, per ottenere piante in grado di sopportare temperature fino a -10°C.

Innestare un limone permette anche di ottenere piante più vigorose e produttive e che fruttificano in tempi più brevi.

Inoltre, l'innesto consente di moltiplicare una varietà che si desidera conservare o diffondere, mantenendo le sue caratteristiche genetiche e qualitative.

Infine, l'innesto può essere usato per modificare la forma o la dimensione della pianta, ad esempio per creare limoni nani o colonnari, adatti alla coltivazione in vaso o in spazi ridotti.


Le tecniche
Esistono diverse tecniche per innestare un limone, a seconda del tipo di portainnesto, della dimensione della marza e del periodo dell'anno. Le più comuni sono:

• l'innesto a spacco – il portainnesto ha un diametro superiore a quello della marza: si incide il portainnesto con una lama affilata e pulita, creando uno spacco verticale nel quale inserire la marza, tagliata a forma di cuneo; si lega poi il punto di innesto con del nastro adesivo o della rafia, per favorire la saldatura dei tessuti

• l'innesto a gemma – il portainnesto ha un diametro inferiore a quello della marza: si preleva una gemma – occhio – dalla marza, insieme a una piccola porzione di corteccia – scudetto; si pratica poi una incisione a T sul portainnesto, sollevando i lembi della corteccia; si inserisce lo scudetto con la gemma sotto i lembi, facendo combaciare i margini della corteccia; si lega infine il punto di innesto con del nastro adesivo o della rafia

• l'innesto a corona – il portainnesto ha un diametro molto superiore a quello della marza: si taglia il portainnesto alla base, lasciando solo qualche centimetro di tronco; si pratica poi un’incisione circolare sulla corteccia del portainnesto, sollevandola con delicatezza; si inseriscono sotto la corteccia diverse marze, tagliate a forma di cuneo e disposte a corona intorno al tronco; infine si lega il punto di innesto con del nastro adesivo o della rafia.


limone innesto

Indipendentemente dalla tipologia, ogni innesto va costantemente curato nei giorni immediatamente successivi. Va, infatti, riparato da sole e vento e controllato per verificare che non ci siano segni di rigetto o di malattie. Inoltre, si devono potare eventuali rami o germogli che nascono dal portainnesto sotto il punto di innesto, per evitare che sottraggano energia alla marza, mettendo a rischio tutta l’operazione.

Dopo circa un mese si può rimuovere la legatura per vedere gli esiti dell’innesto: se la marza ha iniziato a emettere foglie o fiori vuol dire che ha attecchito; se, invece, è secca o nera significa che l'innesto non ha avuto successo e si può provare a ripetere l'operazione.




Il periodo migliore
Il periodo migliore per innestare un limone dipende dalla tecnica usata e dal clima della zona di coltivazione. In generale, si può dire che:

• l'innesto a spacco si può praticare da marzo a maggio, quando il portainnesto è in piena attività vegetativa e la linfa scorre abbondante. Si può ripetere anche da agosto a settembre, quando il portainnesto riprende la vegetazione dopo il riposo estivo

• l'innesto a gemma si può praticare da giugno a luglio, quando le gemme della marza sono mature e pronte a germogliare. Anche questo può essere ripetuto, in un periodo che va da ottobre a novembre, quando le gemme della marza sono in dormienza e si risveglieranno in primavera

• l'innesto a corona si può praticare da dicembre a febbraio, quando il portainnesto è in riposo vegetativo e la linfa è ferma. Volendo si può ripetere anche da aprile a maggio, quando il portainnesto riprende la vegetazione.


La scelta del portainnesto


Il portainnesto è la base su cui verrà innestata la varietà desiderata di limone. La scelta del portainnesto è cruciale perché influenza la crescita, la resistenza alle malattie e la tolleranza al clima. Alcune varietà di portainnesto, come il Poncirus trifoliata o il Citrus aurantium, sono particolarmente resistenti al freddo e adatte a suoli difficili, rendendole scelte popolari. La compatibilità tra il portainnesto e la varietà innestata è essenziale per garantire un buon attecchimento e uno sviluppo sano della pianta.

Cura post-innesto


Dopo l'innesto, la cura della pianta è fondamentale per il successo dell'operazione. È importante mantenere il punto d'innesto protetto da parassiti e malattie, utilizzando prodotti specifici o metodi biologici. Un’irrigazione adeguata e regolare è essenziale, specialmente nei primi mesi, per evitare che il nuovo germoglio si disidrati. Inoltre, è consigliabile monitorare la crescita della pianta, rimuovendo eventuali germogli dal portainnesto che potrebbero competere con l'innesto.

Vantaggi e svantaggi delle tecniche di innesto


Ogni tecnica di innesto ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ad esempio, l'innesto a gemma è particolarmente indicato per i limoni, poiché permette un attecchimento rapido e richiede meno materiale vegetale. Tuttavia, l'innesto a spacco può essere preferito in caso di piante più robuste o per varietà più difficili da innestare. L'innesto a corona, sebbene più complesso, può essere utilizzato su piante più vecchie, offrendo una maggiore probabilità di successo su legno maturo.

Alternative all'innesto


Sebbene l'innesto sia la tecnica più comune per propagare il limone, esistono altre metodologie, come la talea e la margotta. La talea consiste nel prelevare un ramo e farlo radicare, mentre la margotta prevede la stimolazione della radicazione su un ramo ancora attaccato alla pianta madre. Entrambe le tecniche sono meno invasive e possono essere preferite in certi casi, anche se tendono a richiedere più tempo per produrre piante fruttifere rispetto all'innesto.

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