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Lavorazioni del terreno
Quali sono le attrezzature da utilizzare

Saba Agriservice Gest S.r.l.

Il terreno è la base di ogni coltivazione e per questo è importante mantenerlo in buone condizioni e prepararlo adeguatamente prima di seminare o piantare.

Le lavorazioni del terreno sono le operazioni meccaniche che si effettuano sul suolo per modificarne la struttura, la fertilità, la porosità, il drenaggio e per tenere sotto controllo le infestanti. Esistono diverse tipologie di lavorazioni del terreno, a seconda della profondità, dell'intensità e degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Vediamo quali sono le principali e quali attrezzature utilizzare.

lavorazione terreno


Classificazione delle lavorazioni del terreno



• Lavorazioni del terreno per la messa a coltura: Le lavorazioni del terreno specifiche della messa a coltura sono quelle operazioni effettuate per preparare il terreno alla semina o alla piantagione di colture. Queste lavorazioni sono fondamentali per creare un ambiente favorevole alla germinazione dei semi e alla crescita delle piante. Variano a seconda del tipo di coltura, delle condizioni del terreno e delle esigenze specifiche delle piante. Ecco alcune delle principali lavorazioni del terreno specifiche per la messa a coltura:

1. Aratura
L'aratura è una delle prime lavorazioni ed è volta a ribaltare gli strati superficiali del terreno. Questo migliora l'aerazione e favorisce il drenaggio, oltre a seppellire residui vegetali e infestanti. L'aratura può essere profonda o superficiale a seconda delle necessità.

2. Erbicidazione pre-semina
In alcuni casi, prima della semina, può essere effettuata un'erbicidazione per controllare la crescita di erbe infestanti che competerebbero con la coltura per risorse come nutrienti, luce e acqua.

3. Vangatura
La vangatura è simile all'aratura ma viene effettuata a una profondità minore. È utile per terreni destinati a colture che richiedono una preparazione del letto di semina più fine e meno profonda.

4. Frantumazione e raffinamento
Dopo l'aratura, il terreno spesso presenta zolle e grumi che devono essere frantumati e raffinati per creare un letto di semina uniforme. Questo è essenziale per garantire una buona germinazione e un adeguato contatto tra semi e terreno.

5. Livellamento
Il livellamento del terreno è cruciale per evitare problemi di drenaggio e per garantire una distribuzione uniforme dell'acqua di irrigazione e dei nutrienti.

6. Fertilizzazione di base
Prima della semina, può essere necessario apportare concimi chimici o organici per aumentare la fertilità del terreno e fornire alle piante i nutrienti essenziali per la loro crescita.

7. Creazione di solchi o buche
A seconda del tipo di semina o piantagione, può essere necessario creare solchi (per la semina in linea) o buche (per la piantagione di alberi o arbusti).

8. Drainage
In terreni particolarmente compatti o soggetti a ristagno idrico, possono essere necessarie opere di drenaggio per rimuovere l'acqua in eccesso e prevenire danni alle radici.

• Lavorazioni del terreno preparatorie principali: aratura, vangatura, fresatura, scarificatura
Queste lavorazioni precedono la semina o la piantagione della coltura, preparando il terreno in modo ottimale, contribuendo alla rottura o al raffinamento dello strato coltivato.
Le fasi preparatorie principali, fondamentali per creare un letto di semina adatto, coinvolgono strumenti come frese, erpici a dischi, aratri rotativi e vangatrici. Questi strumenti lavorano per disgregare il terreno, preparandolo per la semina o piantagione.

• Lavorazioni del terreno complementari: Le lavorazioni complementari del terreno sono quelle operazioni eseguite oltre alle lavorazioni principali (come l'aratura e la vangatura) per migliorare ulteriormente le condizioni del terreno e favorire lo sviluppo ottimale delle colture. Queste lavorazioni sono spesso specifiche per determinati tipi di coltura o condizioni del terreno e possono variare notevolmente in base alle esigenze specifiche. Ecco alcune delle più comuni lavorazioni complementari:

1. Sarchiatura
La sarchiatura consiste nel rimuovere le erbacce tra le file di piante coltivate, spesso effettuata manualmente o con attrezzi specifici. Aiuta a ridurre la competizione per luce, nutrienti e acqua tra le colture e le erbacce.

2. Scerbatura
Simile alla sarchiatura, ma può essere più specifica nel rimuovere le erbacce direttamente intorno alle piante coltivate, spesso effettuata con grande cura manualmente o con strumenti piccoli per non danneggiare le radici delle colture.

3. Pacciamatura
La pacciamatura implica la copertura del suolo intorno alle piante con materiali organici (come paglia, erba falciata, foglie) o inorganici (come plastica, tessuti) per conservare l'umidità, ridurre la crescita delle erbacce e migliorare la struttura del suolo.

4. Subsolaggio
Il subsolaggio è una lavorazione profonda che viene effettuata per rompere gli strati compattati del terreno (panna) al di sotto del livello raggiunto dall'aratura, migliorando così il drenaggio e le condizioni radicali senza rivoltare lo strato superficiale del terreno.

5. Arieggiatura
Utilizzata soprattutto in orticoltura e per prati o campi sportivi, l'arieggiatura serve a migliorare l'aerazione del terreno, perforandolo con piccoli fori per facilitare l'ingresso di aria, acqua e nutrienti.

6. Rigolatura
Consiste nella creazione di solchi profondi, spesso preparatori per specifiche colture che necessitano di un drenaggio migliorato o di essere piantate in rigole, come alcune verdure o la canna da zucchero.

7. Rullatura
La rullatura si effettua passando un rullo sul terreno per compattarlo leggermente dopo la semina, migliorando il contatto tra i semi e il terreno e favorendo una germinazione uniforme.

8. Irrigazione
Non propriamente una lavorazione del terreno, l'irrigazione è tuttavia un intervento complementare cruciale per fornire acqua alle colture, specialmente in periodi di scarsità di precipitazioni.

9. Apporto di correttivi
L'aggiunta di correttivi (come calce per correggere l'acidità del terreno o gesso per migliorare la struttura di terreni argillosi) può essere considerata una lavorazione complementare per migliorare la chimica e la fisica del suolo..

• Lavorazioni del terreno durante la coltivazione:Durante la coltivazione, le lavorazioni del terreno hanno lo scopo di mantenere le condizioni ottimali per la crescita delle piante, controllare le infestanti, gestire l'umidità del terreno e migliorare la struttura e la fertilità del suolo. Ecco alcune delle principali lavorazioni eseguite durante il ciclo di coltivazione:

1. Rincalzatura
La rincalzatura consiste nell'ammucchiare terra intorno alle basi delle piante, spesso utilizzata per colture come patate, per favorire la formazione di tuberi o per proteggere le radici e supportare le piante.

2. Irrigazione
Essenziale per fornire acqua alle colture, specialmente in periodi di scarsità di precipitazioni. L'irrigazione deve essere gestita in modo da ottimizzare l'apporto idrico senza causare ristagni o asfissia radicale.

3. Rotazioni colturali e interventi di miglioramento
Non una lavorazione del terreno in senso stretto ma una pratica agronomica che prevede l'alternanza di colture diverse sullo stesso appezzamento di terreno da un anno all'altro per gestire la fertilità del suolo e controllare malattie, parassiti e infestanti.

4. Apporto di concimi
Durante il ciclo di coltivazione, possono essere necessari apporti supplementari di concimi organici o minerali per fornire alle piante i nutrienti necessari in momenti critici del loro sviluppo.

5. Arieggiatura del terreno
In alcuni casi, soprattutto per prati o colture particolarmente dense, può essere necessario effettuare l'arieggiatura per migliorare l'ossigenazione del terreno.

6. Controllo dell'erosione
In aree soggette a forte pendenza o in presenza di forti piogge, possono essere necessarie pratiche specifiche per controllare l'erosione del terreno, come la costruzione di terrazzamenti o la semina di piante coprenti.

Classificazione delle attrezzature

• Rovesciatori – aratro, vanga: tagliano il suolo in parallelepipedi o fette, portando terreno in superficie

• Discissori – scarificatori, estirpatori, erpici dentati: creano tagli nel profilo colturale, conferendo zollosità e sofficità

• Rimescolatori – vangatrici, frese, erpici a dischi, aratri rotativi, coltivatori rotativi: disgregano il terreno in zollette, promuovendo il rimescolamento dello strato lavorato

• Costipatori – rulli compressori: riducono la sofficità eccessiva

• Sarchiatori – sarchiatrici: eseguono una lavorazione superficiale con rimescolamento o meno del terreno

• Assolcatori: sollevano terreno ai lati di avanzamento, formando solchi e arginelli paralleli.


La lavorazione del terreno è un aspetto fondamentale della gestione agricola, che influisce direttamente sulla salute e sulla produttività delle colture. Comprendere le diverse tipologie di lavorazioni e le attrezzature appropriate per ciascuna operazione consente agli agricoltori di ottimizzare la preparazione del suolo, migliorare la sua struttura e fertilità, e gestire in modo efficace le erbe infestanti. Dall'aratura alla sarchiatura, dalla pacciamatura al drenaggio, ogni intervento svolge un ruolo cruciale nel creare un ambiente ideale per la crescita delle piante.

È essenziale scegliere e combinare le diverse lavorazioni in base alle specifiche esigenze delle colture e alle condizioni del terreno. L'uso delle attrezzature adeguate non solo facilita il lavoro, ma garantisce anche risultati migliori, contribuendo alla sostenibilità a lungo termine del terreno agricolo.

Attraverso una gestione attenta e mirata, è possibile mantenere e migliorare la qualità del terreno, assicurando raccolti abbondanti e di qualità. L'adozione di tecniche di lavorazione appropriate è quindi un investimento cruciale per il successo dell'agricoltura, che ripaga in termini di resa, qualità del prodotto e sostenibilità ambientale.

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