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Rotazione delle colture
Che cos’è e come si mette in pratica

Saba Agriservice Gest S.r.l.

La rotazione delle colture è una pratica agricola antica che risale a migliaia di anni fa. I primi agricoltori hanno scoperto che coltivare la stessa pianta nello stesso terreno per lunghi periodi poteva portare una diminuzione della fertilità del suolo e all'aumento delle malattie delle piante. La rotazione delle colture è stata sviluppata come una strategia per mantenere la salute del suolo e migliorare la produttività agricola.

A cosa serve nello specifico la rotazione delle colture?


La rotazione delle colture aiuta a prevenire l'esaurimento dei nutrienti specifici nel suolo, poiché diverse piante assorbono e restituiscono nutrienti diversi.

Coltivare continuamente la stessa pianta può favorire lo sviluppo di malattie specifiche del suolo e l'insorgenza di parassiti. La rotazione aiuta a interrompere questi cicli.

Diverse piante hanno diverse esigenze di radici e contribuiscono in modi diversi alla struttura del suolo, aiutando a prevenire la compattazione.

Analizziamo nel dettaglio le diverse tipologie di rotazione


Nella rotazione classica le colture vengono alternate in base alle loro esigenze nutrizionali e alle caratteristiche specifiche delle piante. Si tratta di un approccio flessibile che tiene conto dei requisiti specifici del suolo e delle piante coltivate. Una rotazione classica potrebbe coinvolgere la coltivazione di cereali come il grano seguita da legumi come i fagioli, poi radici come le carote e infine piante da copertura come il trifoglio.

La rotazione di copertura introduce piante da copertura o cover crops, che vengono seminate per migliorare la struttura del suolo, aggiungere materia organica e sopprimere infestazioni di erbe infestanti. Dopo la raccolta principale, potrebbero essere seminate piante da copertura come la veccia invernale o il trifoglio rosso per proteggere il suolo durante i periodi in cui normalmente non viene coltivato.

La rotazione per Gruppi di Famiglie Botaniche invece, evita di coltivare consecutivamente colture della stessa famiglia botanica. Questo aiuta a ridurre il rischio di accumulo di patogeni specifici che possono colpire una particolare famiglia di piante. Se si coltiva mais, che appartiene alla famiglia delle graminacee, in un determinato anno, si eviterebbero altre colture della stessa famiglia, come il grano, nell'anno successivo.

Queste tecniche possono essere adattate alle specifiche esigenze dell'agricoltore e del terreno, e spesso vengono combinate per massimizzare i benefici della rotazione delle colture.


Ad esempio, una rotazione classica potrebbe essere arricchita dall'uso di piante da copertura, migliorando ulteriormente la salute del suolo e la sostenibilità complessiva del sistema agricolo.
La rotazione delle colture può aumentare la resa complessiva, poiché diverse piante attingono a diversi nutrienti e possono migliorare la struttura del suolo. Ridurre la dipendenza da fertilizzanti e pesticidi chimici, promuovendo un'agricoltura più sostenibile.

La presenza costante di copertura vegetale contribuisce a ridurre l'erosione del suolo dovuta al vento e all'acqua. La rotazione può ridurre la presenza di erbacce specifiche che si sviluppano continuamente nelle colture monocromatiche.

Rotazione Biennale
La rotazione biennale è un tipo specifico di rotazione delle colture in cui due colture principali vengono alternate su un periodo di due anni. Ecco come funziona nel dettaglio:

1. Scelta delle Colture
Le colture scelte per la rotazione biennale devono essere complementari, ovvero devono avere esigenze nutritive diverse e contribuire a mantenere l'equilibrio del suolo. Solitamente, si alternano una coltura "esigente" e una coltura "miglioratrice" del suolo. Esempi comuni di tali combinazioni sono:

Anno 1: grano (coltura esigente)
Anno 2: leguminose come fagioli o piselli (coltura miglioratrice)

2. Processo della Rotazione
Anno 1: si pianta la prima coltura, ad esempio il grano. Questa coltura può consumare una notevole quantità di nutrienti, specialmente azoto, dal terreno.
Anno 2: l'anno successivo, si pianta la seconda coltura, ad esempio una leguminosa. Le leguminose hanno la capacità di fissare l'azoto atmosferico nel suolo grazie alla simbiosi con i batteri Rhizobium presenti nelle loro radici. Questo aiuta a ripristinare la fertilità del suolo e a ridurre la necessità di fertilizzanti chimici.




Vantaggi della rotazione biennale
Miglioramento della Fertilità del Suolo:

Le leguminose arricchiscono il terreno con l'azoto fissato, migliorando la qualità del suolo per le colture successive.

Controllo dei Parassiti e delle Malattie:

Alternando colture diverse, si interrompe il ciclo di vita di molti parassiti e agenti patogeni specifici per una coltura, riducendo l'incidenza di infestazioni e malattie.
Gestione delle Erbacce:

Diversificando le colture, si possono utilizzare diverse tecniche di coltivazione e controllo delle erbacce, riducendo la pressione delle infestanti.
Efficienza dei Nutrienti:

Le diverse colture hanno sistemi radicali diversi e assorbono nutrienti da vari strati del suolo, ottimizzando l'uso dei nutrienti disponibili.
Esempio Pratico
Supponiamo che un agricoltore abbia un campo diviso in due parcelle (A e B) e decida di adottare una rotazione biennale con grano e fagioli.

Anno 1:

Parcella A: Grano
Parcella B: Fagioli
Anno 2:

Parcella A: Fagioli
Parcella B: Grano
Dopo il secondo anno, il ciclo ricomincia. Questo metodo aiuta a mantenere la salute del suolo e la produttività delle colture.

La rotazione delle colture è una pratica agricola che ha dimostrato di essere cruciale per la sostenibilità a lungo termine delle coltivazioni. Aiuta a mantenere la salute del suolo, a prevenire malattie e parassiti, e a migliorare la resa complessiva, contribuendo a un'agricoltura più equilibrata ed efficiente.

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